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  • RAZIONALE

    La fibrillazione atriale è l’aritmia di più frequente riscontro nella pratica clinica con una prevalenza generale in constante aumento sia per l’allungamento della vita media, sia per la maggior capacità diagnostica fornita dai nuovi strumenti di screening.

    Tuttavia, la fibrillazione atriale è ancora una tra le cause più frequenti di ictus ischemico. La prevenzione primaria e secondaria del tromboembolismo, risulta quindi essere uno dei cardini della terapia del paziente con fibrillazione atriale, ed in questo ambito gli anticoagulanti diretti, per il loro profilo di efficacia e sicurezza uniti alla praticità d’uso, sono entrati di diritto a far parte dell’armamentario terapeutico del medico specialista cardiologo.

    La decisione di optare per un controllo della frequenza, oppure di perseguire il mantenimento del ritmo sinusale, ricorrendo anche a terapie non solo farmacologiche, quale l’ablazione transcatetere, si colloca nell’ambito di un percorso condiviso di cura in cui è imprescindibile il ruolo del medico di medicina generale.

    L’evento vuole fare il punto sulla fibrillazione atriale nei suoi vari aspetti ed ha come obiettivo principale la condivisione pratica e concreta delle problematiche legate alla gestione territoriale del paziente con tale aritmia, mediante la discussione di casi clinici.
    • QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO E CERTIFICATO ECM

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